Giampi
Giardino della Ninfa
“C’erano un giardino di magnolie visitato da voli di lucciole nelle sere di giugno e una laguna.”
“Siede sui gradini di un ponte. Da qui può ascoltare tutti i suoni del canale notturno: sciacquii, risonanze che nessun altro orecchio percepirebbe, perfino i tonfi dei frammenti di meteore, dei granuli di limo galattico che dal basso cielo nascosto precipitano sul porfido fiammeggiante dei lastricati dell’area regia, sulla serafite delle scalee, sopra il diaspro dei viali immensi. Harmonizer li sente cadere sulle acque e pensa alle concentricità che irradia sulla superficie della laguna ogni singolo attrito delle particelle cosmiche, pensa allo schermo d’indaco che difende la città dal fulgore delle costellazioni filtrando i detriti degli astri. Vorrebbe addormentarsi e sognare il passato, quando le stelle erano più lontane. Vorrebbe vegliare e a questa veglia infondere l’anima ingenua di un’attesa.”