Il prosimetro nasce nel 2015 come esperimento non solo letterario, per incuriosire, con uno scritto, un tipo che ha colpito profondamente la protagonista – certo per l’aspetto, ma forse perché, urtandolo inavvertitamente in un bar, lei ha per la prima volta registrato l’effetto di una anomalia quasi impercettibile nel senso dell’equilibro, segno della malattia incombente. Lo scritto è un ipersonetto in inglese, lasciato sul tavolino di un bar, a mo’ di esca, con la speranza che proprio lui, il biondone che bazzica nel bar all’angolo tra via Orfeo e via de’ Coltelli, si soffermi incuriosito a leggerlo, come poi è inaspettatamente avvenuto; quattordici sonetti, scritti proprio per lui, che sembrano la traduzione in inglese di un componimento del Dolce Stilnovo, o una parodia della Vita Nova.