Un canto epico, Mito dell’Origine, animato da superessenze ed eoni: un inno che ha inizio intorno ai fuochi della notte.
Rapsodi infidi, cantori del Re Heimar, compongono storie che ricombinano le stesse trame, degli stessi eroi, all’infinito. Eppure una musica inaudita, una leggenda minore che narra di un eroe che i cantori chiamavano il Senzanome, risuona nei desideri della figlia del Re.
Una misteriosa dama velata, Schwanhilde, che indossa un lungo cappello conico e che di colpo scompare.
Un castello che diventa il labirinto di una prigione e una principessa, Heldena, figlia del Re, che nel giorno delle nozze, dalla stanza in cima alla prima torre, lascia il vestito in brandelli di seta smeraldo e corre via con la spada al fianco, nei sotterranei, in cerca del suo vero destino.
Un lago nero sotterraneo, una catabasi buia da cui risorgere e liberarsi, come in un rito orfico, per cessare dal ciclo, respirare dalla sventura.
…e Harmonizer, vecchio e stanco, che ritrova il suo canto eterno: Heldena vestita di azzurro e la sua storia custodita nella propria memoria, all’interno di una sfera di vetro, su una lunga trasparente onda sonora.