Questo libro è catartico, non ci confonde, ci vuole aprire gli occhi, svelare la doppia natura di ogni cosa: giovane-vecchio, presente-passato, sogno-realtà, immaginato-vissuto. Siamo sempre noi che viviamo nella distorsione di mondi paralleli e invisibili. (Manuela)

Il libro è un viaggio iniziatico, dove il lettore è condotto in uno spazio atemporale, dove non esiste il tempo esteriore, perché è il tempo interiore che va ascoltato. Alla realtà si contrappone una seconda realtà, velata, nascosta, il cui senso esteriore è soltanto un velo, laddove si uniscono i contrari e coincidono gli opposti. (Genna)

Un’epopea cosmogonica affascinante e disorientante raccontata con una prosa lirica densissima. Una incandescente partitura di voci, citazioni, sovrapposizioni culturali. Una mirabile meditazione sulle discordanze del tempo. (Elim)

Rebecca al tavolo della cucina

Una lettura ipnotica, fuori dagli schemi. Una miniera linguistica. Un viaggio oltre il tempo. Il gusto personale di leggere o un regalo. (Francesco)

Da leggere a piccole dosi, per un viaggio che solo un libro può regalarti. Un linguaggio ricco e intenso che ti avvolge e ti aiuta a sognare. (Senape20)

Un viaggio negli abissi del Tempo. Un incrocio tra J.R.R. Tolkien e P.K. Dick. Da rileggere soprattutto. (Glorfindel)

Un bellissimo viaggio in un mondo incantato, un libro fantastico, non per tutti, per i migliori lettori che sanno ancora volare con le ali della fantasia. (Adelaide)

Un libro che non ti aspetti. Più che fantasy è onirico. Da leggere più volte perché ogni volta ti apre a nuove prospettive e ad ulteriori domande. (S. Francesco)