Come un elfo verde dell’OSSIRIAND “assai mi piaceva ramingare” per quella terra, ma le cose belle finiscono: GONDOLIN cade, sprofonda NUMENOR, il DORIATH va in rovina.
MALOJA è anche il nome del villaggio di valico, che sorge sulla cima del passo omonimo, al confine delle due valli BREGAGLIA e ENGADINA.
Un giorno ero lì, sulla torre del BELVEDERE, da cui si vedono la BREGAGLIA e il PASSO DEL MALOJA, ma niente ricordo di quello che ho visto: le mie immagini mentali si confondono con le foto satellitari della valle, tratte da GOOGLE EARTH. Ricordo solo una frase che ho pensato: MENO MALE CHE SEGANTINI NON È RIUSCITO A COMPRARE QUESTA TORRE!
Forse il giorno stesso, sempre a MALOJA, ho visto con un mio amico comasco le cosiddette “marmitte glaciali” e i rododendri, ma anche in questo caso ricordo più che altro i nomi e qualche immagine di cavità affondanti nel buio della terra e di fiori simili a ortensie dai petali di un rosa cupo.
Ma ricordo bene la “gita” al CAV LOCH, un lago sul monte. Il nome mi ricordava un altro lago, forse in Scozia, dalle cui acque emergerebbe un celebre mostro….
Ma quel nome CAV LOCH mi ricordava anche l’espressione “occhio cavo”. Guardavo con rabbia donne inerpicarsi con bimbi sui passeggini lungo la strada verso il lago, bellissimo, e mi dicevo che proprio come nei villaggi Western dolomitici, quella strada era dalla propria stessa agevolezza resa inerme di fronte alle famigliole in vacanza.
Però non rabbia bensì una pietas profonda avevo provato, la prima volta che avevo visto SILS MARIA, notando certi turisti sorridenti, intruppati in una specie di comitiva, a bordo di un carro trainato da quei cavallini che poi vanno scampanellando in giro per la val FEX, mentre in mente mi balenavano le immagini del Wanderweg che si snoda serpeggiante nel bosco sul retro della cosiddetta “casa di NIETZSCHE”. Non pensavo che dal punto di vista altrui sarebbe stata da compiangere piuttosto una viandanza solitaria.
Ricordo bene la volta che a Firenze, mentre mangiavo in un self service, mi giunse una voce che diceva con enfasi pseudolacrimosa: POVERO!! TOUTE SEULE DANS LE COULOIR! Altro che povero’, mi sentivo la regina della TERRA IO! E proprio perché TUTTA SOLA!!!
Comunque, quel giorno al CAV LOCH non ero sola ma con Alessandro e i suoi amici, i quali appena videro il lago, fecero il bagno. Io NO! Non che me ne fregasse qualcosa dell’acqua gelida, solo non mi andavano i commenti eventuali sulla mia nudità…